Leggere un libro di Antonio Manzini che ha per protagonista Rocco Falcone e non visualizzarlo con il volto di Marco Giallini è impossibile.
Questo credo sia il primo della serie, almeno in ordine di storia.
Rocco è ad Aosta ma un lungo flashback lo riporta a Roma, dove vive con la moglie Marina, ancora viva. Incappa nella morte di un ventenne, ritrovato in una cava, dov'è accorda la stampa e tra la stampa c'è anche il padre del ragazzo.
Da qui si dipana la storia che porta al mondo della droga, dell'antiquariato, del falso artigianato, di ragazzi morti, di vendette finite male fino alla morte di Marina e a Rocco che si ritrova ad Aosta.
Per me non è stato un libro facile, anche se la voglia di scoprire il colpevole e di conoscere la storia che poi ho amato in TV era tanta, di capire come e soprattutto perché è morta Marina.
Ci sono anche Caterina e Pierron, Schiavone è sempre stato politicamente scorretto, non certo un poliziotto integerrimo, coerente con se stesso.
Comunque è un libro che ho amato e che consiglio di leggere.

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