Questo quarto capitolo della saga ambientata nella Germania dell'inizio del secolo scorso è ambientato a ridosso della crisi mondiale del 1929 , con i primi passi di Hitler nel panorama politico.
I protagonisti non sono soltanto Marie e Paul ma anche un po' tutti gli altri famigliari e diversi domestici della Villa.
I bambini diventano ragazzini, le loro passioni si consolidano, soprattutto quelle dei gemelli Dodo per gli aerei e Leo per la musica.
La crisi economica mette a dura prova la fabbrica di tessuti e filato Melzer ma anche l'atelier di Marie, che si vedono costretti anche a cedere diverse loro proprietà.
Ma anche la vita di Tilly subisce scossoni non da poco, come quelle dei domestici, sempre più protagonisti della saga.
La capacità di resistenza alle avversità però fa sì che anche questa volta tutto o quasi finisca bene, lasciando il finale sospeso affinché il lettore, anzi, la lettrice (io) inizi subito "Tempesta sulla Villa delle Stoffe", il quinto e penultimo volume. Cosa che ovviamente ho già fatto.
Insomma, a differenza del volume due (o era il tre?), questo quarto capitolo mi è piaciuto molto, l'alternanza delle varie storie lo ha reso avvincente, allontanando il rischio di diventare piatto e noioso.
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