Lunedì sera ho vinto visita cardiologica con ECG con priorità 30 giorni.
Martedì ho chiamato il numero regionale per le prenotazioni e mi hanno fissato per ieri l'ECG e oggi la visita.
Ieri sono andata in ospedale, ho fatto le due accettazioni (generica e in reparto) e le ho sentite perché l'ECG non era lo stesso giorno della visita. Trovato un accrocco per sistemare il "disguido" (ti dicono sempre "ma lei non deve chiamare il numero del centralino, vada al CUP", come se una persona avesse tutto il tempo a disposizione!), mi siedo e aspetto che mi chiamano.
Mi chiamano: "Signora, il medico refertista ha appena dichiarato di essere in sciopero, appuntamento cancellato, deve rifissarne uno nuovo".
Vado al CUP e mi metto in fila. Servono il numero P21, ho il numero P38 ma ci sono altri servizi contraddistinti da lettere diverse, ritiro referti, categorie prioritarie, errori di prenotazione, varie ed eventuali, imprevisti e probabilità, fai un salto, fanne un altro... Meno male che P38 è un tagliandino di carta chimica 4 x 4 cm e non un revolver!
Ottengo dopo un'ora un nuovo appuntamento, concomitante con la visita cardiologica di oggi, come avrebbe dovuto essere.
Ovviamente il bancomat per pagare il ticket non va, "solo contanti o bollettino CBILL". E paghiamo anche questa commissione di Eur 1,10, sennò la spesa medica non è detraibile.
Se concordo con la motivazione dello sciopero nazionale, sono esasperata dal malfunzionamento continuo tecnologico nel 2024.
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