Nella seconda, divertente ma anche "spaventevole" avventura, Teresa Papavero si imbatte ma quasi abbatte uno scheletro: sta terminando i lavori di ristrutturazione dello stabile accanto a quello dove aveva aperto un B&B per ampliarlo, vista la popolarità ottenuta da Strangolagalli con la sua prima avventura.
Stavolta però i due affascinanti uomini della storia precedente sono spariti e si affaccia nella vita di Teresa un intraprendente medico legale che si potrebbe dire prenda d'assalto la'ipercinetica profiler, in perenne lotta con la propria autostima e con la disistima dell'ingombrante e molto più presente in questo volume padre.
A contorno, oltre alle solite note personalità di Strangolagalli, nuovi personaggi ma soprattutto i ricordi e un serial killer che avrebbe dovuto essere morto in galera dopo essere stato arrestato negli anni '80 ma che ha continuato ad uccidere. A fare da sfondo e palcoscenico c'è un manicomio infantile abbandonato, in quel di Tresigallo in provincia di Ferrara, legato in qualche modo a Teresa. Tra i climi cupi creati da scheletri, vecchie fotografie in bianco e nero, ritagli di giornale, cruenti omicidi di anziani signori e giovani pulzelle ma anche tra improbabili abbigliamento colorati, divertenti sceneggiate finalizzate a scoprire il più possibile sullo scheletro e sul serial killer, tra gelosie paterne e non, non vi resta che leggere questo libro mentre io a breve inizierò la terza e pare ultima avventura di Teresa Papavero, sperando di scoprire chi sarà il prossimo spasimante.
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