venerdì 6 aprile 2018

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

Fare la ghostwriter non è mica facile: bisogna immedesimarsi al 200% nella testa dello scrittore di facciata e rinunciare a se stessi.
Vani ci riesce fin da ragazzina, un po' per difesa, un po' per empatia. Questa caratteristica fa sì che debba documentarsi su un sacco di argomenti, perché ci tiene a fare bene il proprio lavoro, quasi meglio dello scrittore o della scrittrice che deve "aiutare". Insomma, lei non copia i compiti altrui ma li fa per conto terzi e, non piacendole fare brutte figure, si butta a capofitto nell'impresa.
Questa sua innata capacità la porta ad aiutare la polizia nel momento in cui una scrittrice per cui lavora sparisce, diventando una collaboratrice preziosissima in una veste insolita di profiler.
Allo stesso tempo, resta vittima di una macchinazione alle sue spalle che, ancora una volta, la fanno dubitare del genere umano (maschile).

Libro divertentissimo, letteralmente divorato in un giorno e mezzo, ancora una volta sono soddisfatta di aver optato per un'autrice italiana e giovane e ora vado a riempire la mia wish list con gli altri titoli.

2 commenti:

  1. Grazie per la segnalazione, sembra davvero interessante! Corro subito a documentarmi :)

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    Risposte
    1. Se ti va, fammi sapere, mi piace confrontarmi con le altrui opinioni.
      Roberta

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