martedì 24 novembre 2020

Qualcosa di dolce

Li avevo fatti solo una o due volte in vita mia ma mi ricordavo fossero venuti bene e domenica mi sono ricimentata. Ho tirato fuori un vecchissimo libretto di cucina allegato a una rivista femminile patinata che non esiste più e messo a bollire 250 ml di acqua con 70 g di burro e un pizzico di sale, aggiunto 150 g di farina a pioggia e poi, una a una, 5 uova intere, mescolando:

Ho preso la tasca da pasticciere e ho fatto tanti mucchietti ben distanziati su due leccarde ricoperte di carta da forno e cotte una per volta a 170° per mezz'ora (inizio a pensare che si stia rompendo il forno per surplus di lavoro negli ultimi 9 mesi):

Intanto che cuocevano, ho fatto una similcrema pasticcera con un paio d'uova, mezzo litro di latte, zucchero e due cucchiai di maizena, poi l'ho divisa in tre, a una ho aggiunto cacao in polvere, ad un altra caffè, la terza è rimasta così com'era. Poi ho preso tanto zucchero a velo, l'ho sciolto in acqua e l'ho diviso in tre, aggiungendo cacao in polvere a uno, caffè all'altro, niente al terzo. E ho farcito e glassato i bignè:

Sulla glassa devo lavorarci, sui bignè... va beh, ne avanzano solo pochi al caffè. E il quasi diciottenne non li mangia ma ci pensa il quindicenne.


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