sabato 11 aprile 2015

Ammirazione

Provo un'indescrivibile ammirazione per quelle donne che vivono ad altezza 10 e più.
Io, ieri, ho passato otto ore più alta di sette centimetri e quando ne sono scesa, avevo guadagnato vesciche sparse, di cui una pure sanguinolenta. E dolori ovunque.
Non so se siano stati i tre chilometri a piedi che ho fatto nel tragitto stazione-ufficio-stazione, lo zompettare in giro al lavoro o semplicemente allenamento, visto che non li porto molto spesso. Ma che liberazione sfilarsi le scarpe una volta a casa, più piacevole di quando mi toglievo gli scarponi da sci dopo otto ore di discese a perdifiato.

4 commenti:

  1. ah come ti capisco. E pensare che le scarpe con il tacco mi sono sempre piaciute, ma da quando non più 20aani e da quando soprattutto lavoro in questo ufficio difficile indossarle per 8 ore. Qui hanno l'abitudine di fare le prove antincendio con discesa da scale metalliche traballanti e i tacchi non aiutano e poi vuoi mettere correre dietro ai pulman con le scarpe basse!!! a presto

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    1. Tu ai pullman, io al treno (e magari farmi 40 minuti stipata in piedi) e ai figli. Indubbiamente meglio le scarpe da ginnastica, anche se esiste l'opzione di mettersi quelle coi tacchi nel cassetto e sostituirle per i tragitti, come faceva Melanie Griffith nel film "Donna in carriera"
      Roberta

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  2. Sinceramente ai tacchi (che non porto mai) preferisco di gran lunga gli scarponi di montagna)

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    1. Si possono alternare. Quando organizziamo una camminata in montagna?
      Roberta

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