giovedì 2 giugno 2011

PRIMA DI TRE

E anche la prima festa per la fine delle scuole è andata, rovinata dalla pioggia che non ha consentito lo svolgimento all'ombra degli alberi del giardino.
Tre canzoncine, i bambini divisi per classe, ogni gruppo davanti alla propria aula, i genitori schierati che, come al solito spintonavano peggio di tre, quattro, cinque, seienni. Qualche bambino mancava, qualche genitore pure, nonni e fratelli ad affollare il pubblico, ad applaudire le esibizioni incerte, emozionate, caciarone dei nostri figli.
Le lacrime trattenute a fatica, la gioia negli occhi dei cuccioli che scorgono tra gli spettatori i visi conosciuti, le manine agitate in segno di saluto. I più timidi accennano i passi, i più spavaldi sgomitano per conquistare un posto in prima fila.
Un ciclo si sta concludendo e loro sono cresciuti, me ne sto accorgendo in questi giorni, guardando le foto dei primi giorni, con la maglietta della scuola che faceva loro quasi da calzino e ora copre a malapena l'ombelico. Ma me ne accorgo anche dai disegni che il seienne porta a casa, ricchi ora di particolari rappresentanti i nuovi interessi, calcio, sci, personaggi dei fumetti, case, giochi, dettagliati nei particolari, ricchi di colori. Altro che gli sgorbi dei primi giorni, comunque conservati in innumerevoli scatoloni, magari mescolati a quelli del fratello ottenne.
Ma come sarà la prossima, vera festa dei cavallini?

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