La storia di Atena e del suo gemello Febo si interseca con quella di Jacopo, Marina e Gemma, ma anche di Vanessa (che Vanessa non è) e di sua nipote e di altri personaggi strambi.
C'è anche un particolare approccio alla neuro divergenza che mi è piaciuto tantissimo, romanzato ma secondo me proprio uguale uguale alla realtà, che ci vuole tutti uguali, omologati. All'inizio ho faticato a leggere, perché lo stile era "ansioso" proprio per definire la protagonista. E per me, che ansiosa non sono ma solo molto stanca in questo periodo, equivaleva a "faticoso". Ma poi il mistero ha preso il sopravvento, e con lui la curiosità di sapere se Marina è morta e chi è davvero il misterioso notaio che si diletta di magia.
Con tanto di cadaveri.
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