sabato 24 agosto 2024

Volevo essere una vedova


Chiara Moscardelli colpisce ancora, con la sua ironia e le sue disavventure, che sembrano irreali quanto sono esilaranti ma sono profondamente vere.

O meglio, all'unica sua presentazione a cui ho partecipato era esattamente come lei stessa si descrive nei tre libri autobiografici che partono da Volevo essere una gatta morta a Volevo essere una vedova. 

Mi ci ritrovo appieno, nella sua singletudine, nella sua insoddisfazione ma anche nel suo sognante mondo di principi azzurri attesi e mai arrivati, nel suo umiliarsi dietro a chi cerca attenzioni ma non ne dà.

Alla fine, è chiaro che se la gente non è capace di farsi un piatto di cozze sue, si becca le risposte che si merita. 

Quest'estate mi sono trovata diverse volte a rispondere che ero sola per volontà altrui. Che se fossi stata veloce nell'inventario un passato defunto come ha fatto Chiara Moscardelli in questo libro, avrei guadagnato una sfilza di altre indesiderate domande.

Insomma, se rinasco, continuo a voler essere bionda dentro (ma anche vedova non è male, purché ricca, ricchissima!)…

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