Alice e Claudio sono tornati.
Sono tornati in libreria, dalla penna di Alessia Gazzola, e a Roma da Washington perché CC spera di diventare il nuovo "supremo" in quando la Wally sta per andare in pensione e l'occasione è troppo ghiotta per non tentare.Alice è di turno quando trovano il cadavere di una studentessa universitaria poco fuori dal convitto dove vive. Nonostante i due anni trascorsi in America, il medico legale non ha perso il gusto di indagare oltre quello che emerge dall'autopsia, di dare una dignità a una morte violenta che si rivela non essere un mero incidente.
Tra i rimbrotti di Claudio, una nuova ispettrice a fianco del vicequestore, palesemente gelosa della nostra protagonista, un bambino abbandonato nella città eterna e intrighi che arrivano fino nel cuore dell'Africa, Alice snoderà ancora una volta il bandolo della matassa mentre cerca disperatamente le cause della sua mancata maternità.
Inutile dire che il libro mi è piaciuto e che aspetto il prossimo, perché anche questa volta il finale è aperto. Anzi, dirò di più, mi è piaciuto ancora più de "Il ladro gentiluomo", che avevo trovato un po' "stiracchiato". Stavolta il ritmo è tornato ad essere quello dei precedenti, la vivacità di Alice rispecchia molto quella della sua autrice e il carattere poco docile assomiglia molto al... mio!
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