mercoledì 18 novembre 2020

159

 Oggi sarà il 159° giorno di lavoro da casa.

Lo chiamano lavoro agile, che qualcuno lo pronuncia perfino agiàil, smart working ma è tutto fuorché smart o agile. Sono più agile io, coi miei 24 chili di troppo, buona parte fermi sulla pancia e sulle gambe (ma anche sulle tette, accidenti a loro). E' tele lavoro, talmente poco agile che sono inchiodata sulla sedia Ikea che mi sono dovuta comprare per compensare un po' dei dolori da postura.

E sto sclerando, parlando per ore coi colleghi ma solo tramite un monitor sul quale continuano a scambiarsi le varie finestre degli applicativi, perché se durante una riunione in presenza o un corso in aula o un affiancamento di un collega per addestramento fai solo quello, nel lavoro smart sei diventato ancora più multifunzione, multitasking, rispondendo a quattro chat contemporaneamente (con un livello di attenzione sufficiente per non dare la risposta giusto all'interlocutore sbagliato e non mandare tutti affanpiffero), seguendo la mole di mails che ti vengono notificate sulle tre caselle postali d'ufficio più la tua, saltando sul secondo monitor per condividere il risultato delle tue ricerche durante il breafing, mentre coi ciabattoni a forma di coccinella zampetti in cucina a girare il sugo, sfornare il pane e farti il caffè numero trentacinque della giornata perché i bar sono chiusi.

Durante il lavoro domestico, che non è quello che ti consente di avere pavimenti splendenti come specchi con straccio, mocio e spic e span (chissà che fine ha fatto quel detersivo!), segui l'andamento scolastico dei figli sulla chat dei genitori, sui registri elettronici, li ricacci nelle loro stanze perché sono a zonzo per la merenda tra un'ora e l'altra ma sono le 10 e 25 e il cambio ora è all'ora esatta, pianifichi il cambio gomme, monitori la spesa on line, programmi i pranzi a orari scaglionati perché il quasidiciottenne finisce un'ora prima e ha fame, il quindicenne ha il rientro e tu una riunione anticipata.

Lavoro agile? Forse. Intanto adesso mi preparo e vado a fare la brava mamma che deve recuperare alle 8 il diploma di terza media perché serve per iscrivere il figlio all'esame di Stato. Che fortuna lavorare da casa, non devo nemmeno prendere permessi.

Rivoglio andare in ufficio, ho nostalgia perfino dei treni carro bestiame.

2 commenti:

  1. Come ti capisco, oggi giorno di ufficio dopo 4 giorni di smart, che tutto è tranne che smart, non sai quanto mi è mancato l'ufficio.
    Anna

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    1. Per quanto sia conscia della fortuna che ho a lavorare, lo smart è decisamente deleterio sul lungo periodo.
      Roberta

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