Dopo mesi, ho finalmente terminato di leggere questo libro che racconta la storia, inventata ma molto verosimile, di Julian, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti a caccia dei suoi aguzzini.
Trasferitosi dopo la seconda guerra mondiale in Argentina, fa parte di un'organizzazione che ha come missione individuare e far condannare i criminali di guerra che sono sopravvissuti.
Sul letto di morte, il suo amico Salva gli indica che nel sud della Spagna ne ha rintracciati un gruppetto e Julian vi si reca per terminare il lavoro del suo compagno di prigionia, contrariando la figlia e investendo l'ultima parte della sua vita, anche e soprattutto grazie all'aiuto di Sandra, ragazza punk incinta che fortuitamente è entrata nella vita di una coppia norvegese facente parte del gruppo.
Osannato da critiche internazionali e da amiche a me non ha particolarmente colpito, lento, privo di ritmo, anche un po' noioso, mi ha fatto poca compagnia sia a casa che in vacanza. L'ho terminato solo per testardaggine.
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