giovedì 20 giugno 2019

Emozioni

E' stato un caso.
Un'amica della siepe (ma questa è un'altra storia) sabato pubblica un post su Facebook e ringrazia il prof. BF.
Le mando un messaggio su whatsapp e le dico che, se non è un caso di omonimia, si tratta del marito della mia maestra delle elementari. Le dò alcuni elementi, l'autorizzo a darle il mio numero di cellulare nel caso si tratti di loro e lei, domenica, mi comunica il numero di telefono fisso, per altro ancora visibile su Pagine Bianche (come il mio, del resto).
Lunedì ho fatto tardi in ufficio, martedì ho fatto tardi in ufficio, ieri ho composto il numero da casa. Occupato. Vado a fare la spesa e riprovo. Mi risponde lei, mi riconosce non appena mi presento, lei felice, io emozionata.
Ci raccontiamo di questi 41 anni passati da quando ho finito le elementari (41!, vi rendete conto?), io del mio ormai più che trentennale trasferimento a Milano, lei dei suoi tre figli e nove nipoti, del fatto che, forse, viene più lei a Milano come nonna che io vada a Udine come figlia.
Ci siamo promesse di vederci alla prima occasione in cui una delle due azzera o quasi i circa 400 km che ci separano.
Prima di salutarci, ci ho tenuto a ringraziarla per quello che mi ha insegnato perché se sono così è anche grazie a lei.

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