giovedì 28 marzo 2019

Non c'è campo?

Se quando andavamo in gita noi la scusa era che non c'era la cabina telefonica o non avevamo i gettoni (gli apparecchi che funzionavano a moneta sono arrivati alla fine delle superiori), ora i ragazzi si appellano al meno credibile "non c'è campo".
Dotati tutti di telefonino e immancabilmente immortalati con la testa piegata sullo schermo da 5 o 6 pollici, provi a chiamare il sedicenne che è partito domenica notte per la parte opposta dell'Italia. Dopo una risposta breve e disturbata, un messaggio whatsapp "ciao, come stai?". Dopo 9 minuti arriva la risposta: "Bene". Gli domando come sta andando, se gli piace o si annoia dopo due minuti. Ci mette circa un'ora per leggerlo.
Sto ancora aspettando la risposta.

2 commenti:

  1. Hai mai visto il film " Non c'è campo"? Magari veramente dove si trova tuo figlio manca la connessione Internet e tutto il resto ah no...Il tuo messaggio gli è arrivato. Vedi i nostri genitori credevano alla cabina telefonica assente ora invece le due spunte di ricezione sono inequivocabili! Ti risponderà vedrai,prima o poi risponderà...

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    Risposte
    1. Forse l'ho visto e forse no. In realtà, non sono quel tipo di mamma che mette la tracciabilità del cellulare dei figli. Forse sbaglio ma ho rimpianti della libertà vera che avevamo noi, fatta di controlli rigidi ed educazione un po' minacciosa ma efficace.
      Credo che sia giusto che a sedici anni abbiano i loro spazi, consapevoli che io ci sono ma che non sono un inquisitore.
      Roberta

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