"Come volete la pasta?"
"Come si può fare?"
"Pesto, pomodoro, burro, olio, carbonara..."
Sull'ultima proposta, al tredicenne si illuminano gli occhi.
"Dai mamma, faccio io"
E inizia a preparare la tavola (io sono sospettosissima, in questi casi, aspetto sviluppi tipo qualche brutto voto o qualche guaio da farsi perdonare...) e poi inizia a chiedere conferma degli ingredienti.
Prende la grattugia e il formaggio (i puristi giustamente vogliono il pecorino ma in casa ho solo parmigiano, almeno intero e non già gratuggiato in busta) e inizia a grattare.
"Così?"
"No, un po' di più. Faccio io?"
"No, devo imparare, perché così quando andrò a vivere da solo, saprò anche farmi da mangiare."
Rendiamoli indipendenti, ne sono capaci. E diventano anche orgogliosi di averti preparato la cena.
Anche a tredici anni.
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