giovedì 22 marzo 2018

Non

E' quando per qualche motivo che ti viene a mancare qualcosa che ti rendi conto di quanto quella cosa "serva".
E così, in queste settimane di stampelle + tutore, ti rendi conto di:
- quanto usi normalmente entrambe le mani, ora impegnate a reggerti con le stampelle;
- quante volte al giorno ti pieghi a raccogliere le cose finite accidentalmente o lasciate volontariamente in terra;
- quanti chilometri fai in casa per riporre oggetti, sistemare le stanze, preparare i pasti, andare anche solo in bagno;
- quanti ostacoli alla mobilità ci sono per le strade, da marciapiedi disastrati e troppo stretti a scale anche in luoghi dove i disabili dovrebbero avere l'accesso facilitato (vedi strutture ospedaliere), da treni con gradini altissimi (ma questo lo sapevo già) a parcheggi ridicolmente stretti.
Non che siano cose che non sapessi, sia chiaro, ma viverle anche se per un tempo limitato fa riflettere.

2 commenti:

  1. Cara, mi dispiace per queste tue difficoltà e spero di cuore che tu possa superarle presto!

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    1. Guarda, sono arrivata alla conclusione che il mio subconscio abbia litigato con il mio fisico per fermarmi e quindi mi prendo tutto il tempo che mi spetta. Sono considerazioni che ho fatto cercando di immedesimarmi in chi ha difficoltà di deambulazione non a tempo limitato come me ma continuativamente. E' triste come nel 2018 non ci siano ancora piattaforme, ascensori, scivoli per far accedere i disabili ai treni, alle stazioni, agli stessi ambulatori dove magari devono richiedere esenzioni o prenotazioni o visite. Che poi disabili, ma anche mamme con passeggini e bambini piccoli, persone anziane...
      Roberta

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