venerdì 16 febbraio 2018

Tredici

Mi hai quasi raggiunto e gongoli. Mi rubi gli scarponcini ma sai che questi furti dureranno pochissimo perché tra poco passerai a me le tue scarpe fuori misura.
Hai un'inaspettata proprietà di linguaggio che non collima con la pigrizia scolastica ma denota che non sei per niente un ragazzino stupido, solo indolente come tutta la tua generazione.
Lungo e sottile come un giunco, veloce come una saetta, ironico da sempre, sorridi sornione quando fai le tue battute, mangi in continuazione e non stai mai fermo.
Hai la voce da uomo, ma sei ancora lì, nel limbo tra ragazzino e quasi adolescente, i primi foruncoli, la voglia di essere indipendente ma non troppo.
Sguisci via ogni volta che provo a strapparti un gesto affettuoso ma mi sa che lo fai solo perché ti diverti, in fondo, da almeno 9 anni fai l'uomo che non deve chiedere mai, che fin dalla scuola dell'infanzia dimenticava a casa i bacini.
Beh, ne approfitto, io te li do quando dormi, così non te li puoi "spalmare" sulla faccia o grattare via.
Perché in fondo, da tredici anni esatti sei il mio cucciolo!