lunedì 22 gennaio 2018

Ma quanto leggevo?

Sabato cercavo "10 piccoli indiani", ero sicura di averlo in uno degli scatoloni distribuiti tra la cantina e il box, lo deve leggere il dodicenne e non avevo voglia di ricomprarlo, anche se per pochi euro.
E mentre cercavo dentro i vari scatoloni, su e giù per la scala, ho realizzato quanto leggevo prima del pc. Dove pc sta sia per punto croce che per personal computer.
Decine e decine di libri stipati in decine di scatoloni non troppo grandi perché sennò non si tirano su. Dai romanzi di avventura di Clive Cussler ai gialli di Patricia Cornwell, dai romanzi storici a quelli romantici, senza dimenticare i fumetti con la serie completa di Julia e quasi completa di Martin Mystère. Direi che un libro a settimana fosse la media.
Leggo ancora, abbastanza, non come in passato, vuoi perché sul treno preferisco ricamare e chiacchierare, vuoi perché la lettura richiede più che ritagli di tempo e concentrazione. La sera, dopo le ore passate al pc, la vista è stanca e provata (e infatti, dopo cena ricamo pochissimo) e spesso preferisco ascoltare i ragazzi che parlano tra di loro o giocare a qualcosa con loro. Restano una o due pagine prima di addormentarmi, qualcuna in più la domenica mattina, rigorosamente sotto le coperte.
Ci ho messo circa due ore a rovistare in giro, tra gli scaffali in casa e quelli in cantina e box e ovviamente l'ho trovato. Nell'ultima scatola.

1 commento:

  1. anche io leggevo di più, ma, comunque, anche ora non riesco a rinunciare almeno a mezza paginetta se sono stanchissima, e di più quando sono ancora almeno con un occhio aperto...prima di andare a dormire

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