martedì 26 dicembre 2017

Sorpresa

I ragazzi stanno crescendo e, nonostante lo spirito ribelle della piena adolescenza, alla fine sono capaci di slanci quasi inattesi, di comportamenti maturi.
Venerdì si sono fatti la valigia da soli, avevano ottenuto dal padre la lista delle cose da montagna da metterci dentro ma si sono rifiutati di provare i vestiti il giorno prima "troppo stanchi" (da che cosa non so) con la mia presenza, che di fatto serviva solo a indirizzarli sul DOVE fossero i capi necessari.
Un paio di messaggi al telefono, le foto di quello che potevano prendere, "mamma, sono questi gli scarponcini?", "sarebbero i miei ma se ti vanno bene, prendili tu", "mamma, ho preso anche il tuo pc, come ti ho detto, con l'iPad non riesco ad entrare su classroom", e tu vedi che stanno crescendo, pensi che forse hai seminato bene e tutto sommato stai coltivando con un discreto successo (discreto, meglio essere prudenti...).
Poi torni a casa tardi e trovi un biglietto su un paio di scarpe da ginnastica da lavare, le istruzioni per l'uso e quella frase che sai che il piccolo uomo che non deve chiedere mai non ti dirà mai a voce, il più bel regalo di Natale che potessi ricevere.
Perché lui è anche più orso di me.

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