lunedì 23 maggio 2016

Di ciclabili e di biciclette

Ieri era una discreta giornata, il sole era caldo ma qualche nuvola lo oscurava e tirava vento.
Ma ho preso ugualmente la bici e sono andata a Bareggio a ritirare i quadri che la mia amica mi aveva portato da Bologna (il nuovo corniciaio non è propriamente a portata di mano ma è molto bravo).
Quando sono passata a Sedriano, il rilevatore chilometrico ha segnato che andavo tra i 18 e i 20 km all'ora. Non male per una quarantottenne fuori forma e con una bici ormai praticamente vintage, visto che ha ventidue anni, la mia amata scassona gialla da carico. 9,5 km in mezz'ora, sia all'andata che al ritorno.
Ritorno effettuato coi quadri incastrati sul seggiolino bimbi posteriore e legati con le vecchie corde elastiche da portapacchi per le auto, perché anche se il portapacchi non ce l'ho più, le corde possono sempre servire anche per altre eventualità.
Buona parte del percorso è su pista ciclo-pedonale e riflettevo su usi e costumi di ciclisti e pedoni.
La manutenzione è spesso scadente, sia in termine di buche e rattoppi che di fondi scivolosi da sabbia e ghiaino. Anche gli alberi non potati lungo il percorso sono un bel deterrente all'utilizzo delle corsie riservate. Spesso poi le sedi stradali sono talmente strette che a fatica due bici che si incrociano riescono a passare. Per non parlare poi dei paletti al termine del percorso, che costringono il ciclista a scendere e quasi a sollevare la bici per transitare.
Il codice stradale. Il fatto che la pista sia riservata ai ciclisti (ma anche ai pedoni nella totalità dei chilometri percorsi ieri) non esula gli utilizzatori al rispetto del codice. Se ti devi fermare, accosta, senza occupare l'intero spazio. I bambini potrete ripararli con decine di caschi, gomitiere, ginocchiere, conchiglie per la schiena ma se voi genitori pedalate avanti a loro, non li avrete mai sott'occhio. E se vi girate a guardarli, non vedrete che cosa c'è davanti a voi. Non mi sembra così difficile da capire. Se siete due adulti, uno davanti, i bambini in mezzo, uno dietro. Forza, provate, vedrete che è più facile e sicuro. Mai affiancati, tantomeno sulla sede stradale. Il bambino davanti, l'adulto dietro. Stendiamo un velo pietoso se l'affiancamento, poi, vede il bambino a sinistra, lato strada, e non a destra, lato marciapiede!
I pedoni, sulle ciclo-pedonali, hanno gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri dei ciclisti. Per favore, non fermatevi a parlare a gruppettini, soprattutto se avete lo spazio a lato. E se suono per passare, evitate di sbuffare, potreste farmi cadere. Su di voi!
Ora spero di fare qualche giro in bici anche coi ragazzi, che è più divertente che da sola.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti anonimi non sono permessi e pertanto, se effettuati, verranno considerati spam.