mercoledì 9 luglio 2014

Milano o Venezia?

8:40, ieri mattina, piazza Minniti, quartiere Isola:
Come un bagnante che non sa nuotare ed è rimasto bloccato sullo scoglio dalla marea, io mi sono trovata su un gradino con l'acqua che continuava a salire. E mo'?
Nella ferramenta della piazza vendevano stivali di gomma, ma avevano solo il 41. Pazienza, io dovevo percorrere (in bici) gli ultimi 800 metri e i piedi dei figli comunque crescono (uno ha già superato il mio misero 37!). Stivali, bicicletta del comune via, piano piano, sperando di non beccare le inevitabili buche che si creano in queste occasione, s-cick, s-ciack, fino al parcheggio di via Pola, con qualche insulto da me lanciato a squarciagola agli sboroni in suv che si credevano alla guida di fuoribordo.
Va bè, non è la prima volta che esce il Seveso in zona Zara, a Milano (anche se non credo con conseguenze così estese, fino all'Isola, quel quartiere così ben scritto in questo post). Ma se qualcuno qualche centinaio d'anni fa ci aveva fatto dei navigli per poter anche navigarci (ricordo che le chiuse sono state progettate da un certo Leonardo da Vinci), perché interrarli? Possibile che ogni volta che le quattro gocce di pioggia diventano sei o otto, Milano deve provare l'ebbrezza di essere una città costruita "sull'acqua?". Già c'abbiamo gli scandali Expo alle porte, vorremmo mica farci mancare uno tipo Mose?
Vediamo oggi che cosa ci riserva questa giornata, va'.

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