mercoledì 19 febbraio 2014

17 x 9

Diciasseette bambini per i nove anni del mio secondogenito:
"Sono scatenati, tu sei pazza!"è stato il commento più frequente che mi sono sentita dire.
"Sono stati bravi", ho sistematicamente risposto io, "non hanno combinato guai, non hanno rotto niente, non hanno spanto o sporcato in giro".
Va bene, giocando a nascondino, uno si è infilato nella doccia e un altro gli ha aperto l'acqua addosso che non erano nemmeno arrivati tutti; un altro è venuto a chiedermi se potevano giocare a pallone (in casa) ma è bastato un mio sguardo e il pallone è stato appoggiato in terra senza essere preso a calci.
"Perché non ti conoscono e hanno ancora soggezione di te." Dopo tre o quattro anni che mi vedono alle partite? Non credo.
Chiaro, non sono stati tutti e diciassette calmi e tranquilli a giocare a carte o a leggere libri, non sarebbero maschi (ce n'erano 13!) ma trovare solo un pezzettino di focaccia in camera, solo una cicca spiaccicata su un pigiama e raccogliere solo tre cucchiaini di briciole di patatite e torte da terra e nemmeno una goccia d'acqua o di bibita non è male come bilancio, considerato che andavano dai quattro agli undici anni.
E così, anche la festa di compleanno dei nove è andata.
E l'undicenne già scalpita per la sua, anche se è a dicembre!

2 commenti:

  1. Di feste così ne ho superate una marea. Poi crescono e non le vogliono più. Il mio quindicenne ha voluto festeggiare solo con noi lunedì. Ho gridato al miracolo. Anche perché avere in casa 20 ragazzi alti 1,70, 1,80 mi avrebbe creato qualche problema.

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  2. Anche io me la sono cavata con tre amici più grandi di me, per i 15 di Andrea,pazienta ancora qualche annetto Roberta, anche se poi in fondo dal tuo resoconto è andata alla grande!!

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