lunedì 11 novembre 2013

Blob!

"Mamma!". Sono le 3.30. Capisci dal tono che non è un incubo ma dormi profondamente e ci metti quindici secondi di troppo a scattare, accendere la luce e correre in camera dell'ottenne.
Troppo tardi.
Mentre fuori da ieri sera alle 22.00 infuria il vento, ululando nelle canne fumarie e facendo sbattere le tapparelle, tuo figlio vomita quella cena che ti ha fatto diventare verde per tutto il tempo che ha messo finirla.
Ti senti in colpa mentre cerchi di raccogliere il polpettone e le patate da tutti gli interstizi.
Lui ha fatto in modo di risparmiarti il cambio delle lenzuola ma scaletta e pareti e libri e zaino presentano quell'orribile miscuglio che è il vomito.
A fatica trattieni il tuo, mentre maledici il mobiliere che da cinque mesi ti fa penare i due ripiani di chiusura della scaletta.
Rossella diceva che "domani è un altro giorno" e io proverò a ispezionare l'anfratto, chiamare il mobiliere, coccolare il malato. Che poi, vista l'ora, domani è già oggi.

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