mercoledì 25 settembre 2013

Il vigile

Quante volte, quando erano piccoli, dicevo loro che se non avessero smesso di combinare marachelle avrei chiamato il vigile? Ecco, questo è un errore che non rifarò mai più.
E non perché siano cresciuti ma perché il vigile, o meglio la polizia locale o stradale, i carabinieri e ogni corpo delle forze dell'ordine non sono presenti a scopo punitivo ma protettivo.
Perché potrebbe capitare che un giorno che sono ancora piccoli abbiano bisogno di aiuto ed è giusto che lo chiedano magari a queste figure che ci affiancano quotidianamente.
Perché magari una di queste persone ha riconosciuto la tua bicicletta che hai dimenticato fuori da un negozio alle 7.45 di mattina e ti chiami sul cellulare quasi a ridosso dell'ora di pranzo per chiederti se l'hai lasciata in giro con degli oggetti importanti nel cestino.
E tu, che poche settimane fa sorridevi alla riconoscibilità del tuo mezzo di locomozione preferito, sei grata all'attenzione di quella persona e di quelle come lei che ti aiutano nel tuo caotico vivere quotidiano.
Lo spavento ci ha messo un po' a passare, compensato dalla contentezza di vivere in una realtà a dimensione umana, dove le persone oneste sono più di quelle furbe e superficiali, dove non sei un numero ma a tua volta una persona che fa parte di una comunità.

3 commenti:

I commenti anonimi non sono permessi e pertanto, se effettuati, verranno considerati spam.