lunedì 11 marzo 2013

Piccoli momenti di serenità

Una cosa che mi godo beatamente quasi sempre, sono i pasti insieme ai miei figli, che sia la colazione frenetica perché la giornata incombe e l'orologio non perdona, che sia la cena, dove ci sono le cose vissute nelle dodici ore precedenti. A televisione rigorosamente spenta e senza giochi sul tavolo.
A volte non riesco ad inserirmi dei loro discorsi, fatti di supereroi dei loro e non dei miei tempi, di cartoni animati, di carte Yu-gi-ho o similari, a volte mi devo trasformare in una sorta di enciclopedia britannica per cercare di esaudire quanto più possibile la loro sete di conoscienza.
Certo, sono sempre chiacchierate con bambini, difficile fare discorsi "da grandi" ma piano piano ci stiamo arrivando, complice l'attualità, la politica, "mamma per chi voterai?, mamma per chi hai votato?, mamma è vero che l'azienda per cui lavori è in crisi?, cosa vuol dire crisi?".
Ma restano bambini, con le loro rivalità coi compagni di scuola o di sport, con le loro avventure immaginarie e non, con le loro prodezze "mamma, ho fatto tre piste nere, ieri, ho fatto ottanta vasche stasera, ho quasi segnato un gol,sai che ci hanno messo a ferro di cavallo, sai che Tizio ha preso una nota?...".
E tra intimazioni "mangia!" e "stai fermo, seduto, non andare in giro", passa l'ora più bella della mia giornata.

3 commenti:

  1. Attimi da assaporare pienamente, perché in men che non si dica ti sentirai dire "mamma per me non preparare niente, mangio qualcosa in giro con gli amici"
    Buona giornata

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  2. Proprio vero! Ricordo con nostalgia i pasti conditi da conversazioni piene di racconti e ingenuità.
    A presto!

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  3. Mi ci ritrovo pienamente nelle tue parole, anche noi a tavola, soprattutto a ritorno da scuola, televisione spenta e racconto della mattinata, o del fine settimana se era col papa'.
    Sonia

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