mercoledì 14 settembre 2011

VARIABILITA'

Delle condizioni climatiche? Nooooo!
Dopo il minutone, unità di misura delle Ferrovie dello stato, la cui durata è variabile dai 120 ai 180 secondi e a volte anche di più, è stato introdotto in Italia il chilometro elastico.
La scorsa settimana, in vacanza, ho percorso circa 1.300 chilometri da ovest a est, da nord a sud e ritorni vari.
E' capitato che nel tragitto di variazione della località vacanziera chiudessero la strada statale che stavamo percorrendo per un incidente ad un T.I.R. e che ci deviassero lungo un percorso alternativo.
Soprassedendo sul risparmio che Anas, comuni e quant'altri fanno sulla segnaletica, mi sono trovata a percorrere il delta del Po su strade che non avevo preventivato, guardando panorami che, probabilmente, non rivedrò a breve termine.
Sta di fatto che, una volta riuscita ad attraversare il ramo principale del fiume più lungo d'Italia (e intanto con l'ottenne si faceva un ripassino di geografia), ho cominciato a sbirciare in giro, alla ricerca della segnaletica che mi riportasse sulla giusta via, verso la meta che stava diventando agognata.
Avevo messo in preventivo 260 chilometri circa e 3 ore e mezza di viaggio, sono divenntati quasi 300 e 5 ore.
Ma la cosa particolare è che, finalmente ritornata sulla strada "principale", mentre il tachimetro indicava la velocità di crocera come da codice (mediamente 70 kmh), il contachilometri macinava quel chilometro e poco più ogni minuto che passava, l'orologio segnava l'incessante trascorrere del tempo, le indicazioni ufficiali  scorrevano ai lati così: destinazione 73. Dopo un po'... destinazione 76. Passano altri chilometri, ma pochi, forse 2 o 3 e... destinazione 65. Andiamo avanti ancora e i chilometri ora sono...72!
Era una cosa che avevo già notato taaaaanto tempo fa, quando le indicazioni dal paese vicino per il mio rimanevano sempre Vanzago 3, nonostante ci si avvicinasse e non si fossero strade alternative.
Certo che per una come me, refrattaria a certe tecnologie come il navigatore satellitare, è un bel rischio muoversi in auto, affidandosi soltanto a cartine stradali vecchio stile e cartelli pazzi!

5 commenti:

  1. se hai vagato per il delta del Po allora avrai ammirato le "mie" zone umide (tanta natura e ancora più zanzare!)
    dico "mie" perchè sono proprio quelle che amministro io le rare volte che vado in ufficio...
    dall'inizio dell'anno mi hanno visto solo ben 23 giorni! ...ma questa è un'altra storia...

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  2. Eh, sì, Cinzia. Ma quanto ad umidità, le risaie pavesi e novaresi/vercellesi non sono poi molto lontane da qui...
    E le zanzare dello scantinato del mio palazzo sono moooooolto più cattive di quelle del delta del Po.
    Roberta

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  3. ciao
    posso regalarti il mio TOM TOM che ti suggerisce praticamente le strade più brutte che hai fatto, e secondo lui si accorcia il tragitto, impiegando però un'ora in più del previsto!!!
    Barbara

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  4. ciao
    posso regalarti il mio TOM TOM che ti suggerisce praticamente le strade più brutte che hai fatto, e secondo lui si accorcia il tragitto, impiegando però un'ora in più del previsto!!!
    Barbara

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  5. No no, lasciamo perdere il navigatore per carità!Il mio dopo avermi portata in una strada a fondo chiuso mi ripeteva ogni due minuti di svoltare a destra! Mi era venuto quasi il dubbio di essere in un film di Harry Potter ma di muro non se n'è aperto nessuno, mi è toccato fare la retro!!!

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