venerdì 10 giugno 2011

CIAO, SCUOLA DELL'INFANZIA

Ora sono quasi un bambino grande, un remigino. Ancora qualche settimana e poi andrò nella stessa scuola che frequenta mio fratello, magari lo vedo nei corridoi, oppure mangeremo vicini in mensa. Ufficialmente ho lasciato il cappellino da cavallino per mettere quello da futuro scolaro della scuola primaria, anche se la mia mamma dice che vado ancora all'asilo e solo a settembre andrò alle elementari. Non avrò più quelle fantastiche maestre che sono Mimma e Giò, che stasera, insieme alle altre maestre, quelle dei rosa, dei blu, dei rossi che erano di mio fratello ottenne, dei fucsia, dei verdi, dei gialli, degli arancioni, dei lilla ci hanno fatto cantare, recitare, interpretare, in italiano ed in inglese. Ma ci hanno fatto anche ballare, giocare, divertire. E hanno fatto piangere le nostre mamme. Mi sa che avrei dovuto portare quei grossi rotoli di carta per asciugarsi le mani, da tante lacrime che vedevo negli occhi di Giusy, Monia, Stefania, Roberta, Sonia, Cristina. E ne ho viste tantissime che è venuto anche un po' a me di piangere. Forse ero stanco, forse mi è dispiaciuto non vedere qualcuno, forse non ho nemmeno tantissima voglia di crescere e di attraversare quel cortile che divide la mia scuola attuale da quella in cui andrò a settembre.
Chissà quali dei miei amici saranno ancora in classe con me per i prossimi cinque anni? Chissà quali saranno le mie maestre? Chissà se anche io farò arrabbiare la mia mamma perchè mi perdo via a colorare?
Oggi abbiamo fatto proprio una bellissima festa, prima solo noi bambini abbiamo fatto vedere ai grandi come sappiamo fare tutte quelle cose che ho detto prima, poi abbiamo mangiato insieme a loro e ai nostri amici la pizza e poi abbiamo fatto le sfide: il tiro alla fune, i bambini contro i papà, la gara di canto e siamo stati molto più bravi dei grandi a cantare "Fratelli d'Italia" e poi la gara di ballo, dove anche la mia mamma ha ballato il waka waka. Ma noi bambini siamo più bravi delle nostre mamme e dei nostri papà e abbiamo vinto un quadernino, una penna, i biscotti e le caramelle. Poi io sono dovuto andare via con la nonna e mio fratello e varie ed eventuali ma la mamma è rimasta a ballare (io lo so, perché a lei piace tantissimo ballare, diventa allegra mi sembra anche un po' bella e mi prende in braccio per ballare con me e anche con mio fratello) e poi ad aiutare come ha fatto nel pomeriggio col mio fratello ottenne, prima a preparare con lui e altre mamme, poi a pulire con le stesse mamme e le bidelle.
E domani ci sarà anche la festa alla scuola di mio fratello ottenne, che tra poco non è più domani ma oggi, e la mamma andrà ad aiutare ma starà anche a giocare e a mangiare con noi.
Che bella festa che abbiamo avuto noi cavallini!
Firmato: il seienne
p.s. ho preso a prestito questo spazio della mia mamma mentre è mio tanto quello che ha nel suo cuore.

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