domenica 12 luglio 2020

Crisi

Certo. Tutti invocano la crisi, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti, gli imprenditori piccoli, medi e grandi, le banche, gli operai, il settore del turismo, dei servizi, della ristorazione, della cultura in ogni sua forma.
L'altra sera ho sentito un commento in cui si diceva che le famiglie italiane avevano risparmi per sopravvivere solo un paio di mesi.
Sta a vedere che sono l'unica ricca su 'sta terra... O forse non ho fatto la cicala negli ultimi vent'anni pur avendo un buono stipendio, scegliendo soluzioni economiche per le vacanze, cambiando l'auto solo quando stava per esalare l'ultimo respirso, optando per tecnologia "da retrovie", riparando i guasti una-due-tre volte, usando, riusando, riciclando, rammendando...
Certo, i bar e le parrucchiere non si sono arricchiti con i miei caffè né con le mie tinte ai capelli... il vantaggio di avere la pressione alta e avere pochi capelli bianchi, ben camuffati da quelli biondi schiariti dal sole c'è...
Ma tranquilli, ho anche io i miei vizi, i miei hobby, non sono un'avara come Paperon de' Paperoni o un paio di persone che conosco che si porteranno le monetine nella cassa.
Però mi hanno insegnato che si compra se hai i soldi o se hai la certezza di poter saldare i debiti (dove i debiti si possono fare solo per comprare la casa), con la ragionevole possibilità di accantonare qualche spicciolo ogni mese per le evenienze.
Cultura d'altri tempi...

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