Rientro

Le vacanze, le mie, sono terminate.
Ieri il rientro, con il quasi consueto scambio di auto nel parmense, così i ragazzi si risparmiano circa 250 km e proseguono le loro col padre, al mare, in Toscana, per le prossime quattro settimane.
Bilancio: riposata, ricamato molto, letto tantissimo, chiacchierato un bel po', con ripasso di francese e tedesco con altri villeggianti, mangiato non esageratamente (la prova bilancia è prevista tra pochi minuti), rinsaldato amicizie, osservato il parterre "da spiaggia", sicuramente altrettanto variegato che quello "da treno", delusa dall'albergo, che sì è modesto, ma ha avuto un ribassamento della qualità delle pulizie e della cucina, tanto da valutare se ritornarci il prossimo anno o meno (anche se il prezzo è imbattibile).
Ma soprattutto ho visto come stanno crescendo i ragazzi, i primi turbamenti verso l'altro sesso del dodicenne, le coetanee più "grandi" e intraprendenti rispetto ai maschi (passano gli anni ma le dinamiche, tutto sommato, restano le stesse), la scelta che i miei figli fanno verso le compagnie, chi sì e chi no. Interessante. Anche quest'anno, non ci sono stati piste e castelli, edilizia da spiaggia e partite a pallone sfiancantissime, giusto qualche bagno dove le spalle della mamma sono un indispensabile trampolino per i tuffi.
Bon, bando alle ciance, mi aspetta una casa orribilmente sottosopra, lavatrici da svuotare e da far ripartire, che domani si riprende anche a lavorare e a battagliare con i treni.