mercoledì 10 giugno 2015

Dote o dotazione?

Uso quasi quotidianamente la bicicletta del servizio Bikemi.
Quasi quotidianamente perché ultimamente il servizio è notevolmente peggiorato, le due stazioni vicine alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi sono spesso prive di bici e quelle segnalate come disponibili sono quelle dove la restituisco. Questo avviene la mattina. Sempreché le colonnine non siano invece fuori servizio, cosa che accade spesso il pomeriggio. Forse anche i nuovi software soffrono il caldo come quelli dei TAF di Trenord.
Riflettevo però su una cosa: nonostante i tragitti durino mediamente tre, quattro minuti, è richiesta una dotazione o una dote speciale, quella delle preveggenza.
Sì, perché per poter pedalare "in sicurezza" a Milano, bisogna indovinare, prevedere se quell'auto si fermerà o ripartirà quando le sarai a fianco per superarla, se quel pedone che cammina sul bordo del marciapiede aspetterà che tu - ciclista - sia alla sua altezza per attraversare senza guardare, che sia o meno sulle striscie, se da quel furgoncino scenderà precipitosamente l'autista, spalancando la portiera sulla tua spalla destra. I peggiori, i nuovi taxi ibridi e le auto elettriche. Poco o niente inquinamento. Anche acustico. E tu non ti accorgi che ti "alitano" sul collo anche se non usi auricolari.

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