lunedì 15 settembre 2014

Ritorno alla normalità

Oggi ricomincia anche la scuola elementare mentre io riprenderò a lavorare domani.
L'ultima settimana a ritmo quasi pieno, poi il tempo di scegliere l'attività sportiva dell'undicenne e conoscere gli orari degli impegni di catechesi e si può dire che rientreremo nei normali ritmi superfrenetici, a differenza di quelli sincopati estivi.
Quest'anno mi sono goduta decisamente di più le vacanze al mare, nonostante il brutto tempo che ha colpito praticamente tutta l'estate; non sono riuscita a fare tutte le pulizie che mi ero prefissata nel mese di agosto perché comunque la casa, sopravvissuta allo stretto indispensabile nell'autunno-inverno-primavera ha richiesto interventi più accurati e, quindi più lunghi.
La mia vita mondana non esiste praticamente più, ne sento un po' la mancanza perché non sempre la "socializzazione" con i genitori dei compagni di classe dei miei figli è facile e perché è comunque un'appendice della loro vita ma sono le conseguenze della mia situazione. Durante la settimana a Udine non ho incontrato nemmeno un'amica di gioventù o di ricamo, è andata così, bon. Capiterà la prossima volta.
Nel fine settimana, c'è stata l'attesissima fiera di Formigine, che ho mancato in quest'edizione ma che non mi ha esonerato dallo spendere: ci sono amiche fidate pronte a sacrificarsi su mandato. Però il calendario delle fiere autunnali è fittissimo e credo che riuscirò a visitarne alcune, non so se da sola o in compagnia, dipenderà dall'umore e da quello che voglio fare.
Intanto vado a far fruttare queste ultime ore senza figli con le ultime incombenze improcastinabili e indelegabili.

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