Caccia al tesoro

Dove sono? Per ore li ho cercati, non erano sul naso (il loro naturale posto), non erano sul comò in ingresso, né in cucina, in bagno, in camera o sulla solita mensola dove li appoggio quasi sempre.
Per una notte intera li ho cercati "nella mente", dopo aver anche rovistato nel cassonetto della carta e in quello della plastica, col dubbio di averli buttati per errore. Non c'erano nel cesto della biancheria sporca né nel bidoncino dell'umido, ma nemmeno in frigorifero (non sarebbe stata la prima volta) o nel secchio dell'indifferenziato.
Una caccia al tesoro che si è protratta per ore, con rovesciamento dei cuscini dei divani, perquisizioni dentro gli armadi e nei posti più impensabili.
Poi, mercoledì mattina i bambini sono tornati a casa poco prima delle nove e il decenne insiste per aiutarmi a cercarli. Lo spedisco a fare quei compiti che sono particolarmente ostici (per lui, tutti i compiti sono ostici, nonostante gli splendidi risultati, e ogni scusa è buona per distrarsi). "Ma mamma, in 5 secondi ce la faccio" "Fai-i-com-pi-ti" ingiungo perentoria. Ci fraintendiamo sul tempo necessario, lui si riferisce a quanto tempo avrebbe impiegato a trovarli, io a quanto a finire inglese. Faccio partire il cronometro e lui, bello bello, arriva coi miei occhiali in mano: "sono questi? Te li ho nascosti io perché mi hai fatto arrabbiare". Io, l'ho fatto arrabbiare....