SI FA?

Parrebbe di sì, nonostante la crisi, nonostante i soldi non si capisce da dove li tireranno fuori. Ma ormai pare proprio che questo fantomatico quarto binario (ma anche terzo, che avevano levato qualche anno fa) si faccia.
Cambiando lievemente il tracciato, incidendo un po' di meno sulle proprietà private, sempre tra Rho e Parabiago, ma si fa.
Il paese è mogio all'idea ma non sembra essersi rassegnato e non sembra aver rinunciato a dare battaglia. Le associazioni nate per contrastare qualcosa di inesplicabile continuano a percorrere strade legali per bloccare il progetto, i pendolari continuano a subìre ritardi, soppressioni, ad essere ostaggi di treni roventi o gelidi, a percorrere in due ore tratte da 20 minuti senza spiegazioni o con qualcosa che sembra più alibi, scuse da bambini dell'asilo.
Ci saranno pure treni nuovi o rinnovati ma continuano a non essere regolari. Che per un pendolare, regolare vuol dire a) che c'è; b) che è puntuale alla partenza; c) che è puntuale all'arrivo; d) che percorre il tragitto in condizioni accettabili, ovvero rinfrescate (e non gelate) d'estate e riscaldate d'inverno, non al contrario; e) che ci siano sufficienti posti a sedere e non che si viaggi formato sardina.
Certo, il palazzo in cui abito è stato beneficiato dalla revisione del progetto, graziato dal piccolo esproprio che avrebbe subito se fosse andata in porto la prima versione. Ciò non toglie che avremo un binario esterno "protetto" da un muro di cemento e vetro che arriva a metà delle mie finestre, che transiteranno su quel binario treni merci che non si sa che materiali trasporteranno e treni ad alta velocità che non ridurranno pur transitando al centro di un centro abitato perché non ci sarà più la stazione ma solo una fermata.
E poi, dai, diciamocela tutta, siamo sicuri che sia effettivemente necessario un treno locale ogni 15 minuti tra Parabiago e Rho, visto che la maggior parte dei pendolari gravita su Milano?